PLATANO ZONA BASSANELLO, Padova

30 Mar

PLATANO ZONA BASSANELLO, Padova

Quest’estate i nostri operatori sono stati chiamati ad intervenire su un platano monumentale di notevole valore che può essere annoverato tra i più grandi o il più grande a Padova.

L’albero si trova nel giardino privato di una casa, in zona Bassanello, tra la primavera e l’estate appena trascorsi i proprietari hanno richiesto uno studio sulla situazione della pianta per cercare di capirne lo stato di salute. Il primo tecnico incaricato di svolgere il sopraluogo si ero detto favorevole ad un abbattimento, un secondo parere, invece, si è rilevato incline ad alcuni importanti interventi volti a salvaguardare l’esistenza dell’albero.

I proprietari hanno prediletto per motivi affettivi, ornamentali e paesaggisti quest’ultima scelta.

La necessità di uno studio accurato sullo stato di salute della pianta derivava dalla presenza di alcuni difetti sull’albero che implicavano una riduzione importante del fattore di sicurezza e ad un possibile cedimento per rottura del tronco alla base.

L’area di potenziale caduta era interessata in parte dalla casa padronale, posta al di sotto della chioma, per maggior parte dal giardino e marginalmente dalle proprietà limitrofe. L’esigenza di ridurre la hioma derivava anche dalla necessità di limitare di molto l’area di potenziale caduta dell’albero.

Alla base la pianta negli anni ha visto svilupparsi una separazione del tronco in due fusti, divisione che risulta meno pronunciata in basso mentre si allarga con il procedere dell’altezza.

Il fusto più vicino all’abitazione era quello da ritenersi maggiormente in condizioni di criticità, per la presenza di aree poco reattive. Per questo motivo risultava importante un intervento immediato per sfoltire innanzitutto e poi contenere la chioma.

Dallo studio risultava che i rami in passato avevano subito alcuni interventi di potatura errati che nel tempo hanno comportato il determinarsi di qualche lieve difetto strutturale, tuttavia tale si potevano ancora ritenere contenute.

I nostri operatori sono intervenuti sull’albero con attività di potatura di restauro, finalizzata al taglio sugli apicali o laterali più interni per avvantaggiare gli ipotoni o i laterali più interni, e il diradamento di alcune ramificazioni ove troppo dense o con presenza di rami appesantiti. Tale operazione è stata svolta attraverso l’uso della metodologia di lavoro del tree-climbing per i quali i nostri operatori sono certificati e costantemente aggiornati.

In seguito si è svolto anche un intervento di consolidamento statico e dinamico delle branche superiori con lo scopo di limitare le oscillazioni e ridurre la possibilità che un ramo, rompendosi potesse provocare dei danni all’edificio padronale. Risultarono necessari 3 livelli di consolidamento:

Livello superiore, posizionato il più in alto possibile, ad un altezza intorno a 20- 25m, realizzato mediante la posa di cavi dinamici collegati fra loro cercando di formare, per quanto consentito dai rami, una struttura ad anello;

Livello intermedio, situato poco oltre la metà dell’altezza delle branche codominanti assurgenti, a formare un triangolo di sostegno in cui la branca centrale delle tre costituisce il ledere del sistema;

Livello più basso, ad un altezza di 4 m sopra il castello, dovrà essere posizionato un consolidamento statico, sempre per cercare di mantenere stabile ed evitare la caduta verso la casa della grande branca aggettante.

Alla base di questo intervento vi è stata la forte volontà di mantenere in salute e salvaguardare l’albero, preservando quindi il suo valore fisico ma anche emotivo, di tutte le persone che hanno operato, sia nel lavoro pratico che negli studi effettuati.

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